Trame dei libri
Babette: acerbo fiore del villaggio Talangay
Narrativa
Battello Stampatore Editore - 2016
110 pagg.

La vicenda si svolge negli anni Sessanta nel Congo ex francese, all'epoca Africa Equatoriale Francese, ai margini della città di Brazzaville, nel villaggio Talangay.
Si narra la storia di un giovane tecnico europeo trentenne, Pierre, avventuriero aitante, privo di scrupoli che, d'improvviso, incontra una ragazza congolese diciassettenne di personalità e fascino istintivi.
Il racconto si immerge in scenari africani accesi:
un mondo che non c'è più, scomparso per sempre.
Prefazione di Livio Comuzzi:
"Che la natura sia imponente, debordante, domini
e influenzi la vita quotidiana e il pensiero dei nativi è riconoscere cosa ovvia. Ma per comprendere il modo di fare e di pensare di Babette o di mama nyango è necessario assimilare questa potenza naturale del Congo fiume. Non è sufficiente acquisirla coi numeri: tanti chilometri di lunghezza, tanti metri cubi al secondo d’acqua, tanti chilometri quadrati… È indispensabile sforzarsi per penetrare l’immensità, i connotati dell’Eden biblico, ma tenendo conto anche di tutte le insidie di quella natura.
Babette e Pierre, i due protagonisti, si muovono in questo straordinario contesto dell’Africa Nera dei Bantu, dove sorge Brazzaville, città di uomini liberi, neri indigeni e bianchi europei, collaborativi questi
con quelli, fin dall’inizio, anno di fondazione della città.
Utopie di un tempo irrimediabilmente datato?"
Olivo lo sbalestrato
Narrativa
db-Udine - 2007
62 pagg.
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I racconti
di Lignano Sabbiadoro
Narrativa
L'Autore Libri Firenze - 1994
90 pagg.

Il mare di Lignano Sabbiadoro è la costante che unisce tutti i racconti: le spiagge estive, i bagnanti, gli ombrelloni, la salsedine, le gite in barca, i vacanzieri di massa vocianti e invadenti...
Si tratta di storie comuni di persone (donne, bambini, giovani, anziani) che si svolgono in giornate estive che sono sostanzialmente storie di incontri, anche normali, poco più che quotidiani, ma che attraverso la narrazione e il linguaggio anticonformista e colloquiale dell'autore assumono rilevanza e, in qualche modo, segnano la vita dei protagonisti.
Storie di escursioni in laguna a forza di remi, di atti amorosi furibondi o particolari, ma anche storie di personaggi curiosi, a volte osceni, a volte anomali, troppo banali e imperscrutabili.
Incontri ed eventi epocali, tipicamente estivi, che si snodano veloci, febbrili, tutti ambientati nella fascinosa laguna maranese e nelle spiagge di Lignano Sabbiadoro.
La frusta degli anni giovani
Poesia
Lalli Editore - 1987
45 pagg.
"In un universo muto, che non dà risposte, l'uomo si scopre sempre più solo con il suo disperato coraggio...
Dopo "Odissea 2001 nello spazio" e rappresentazioni
o messaggi similari, sembrerebbe che un uragano irrefrenabile non possa non spazzar via certe scorie barbariche dalla nostra mente. Eppure non è così.
La biogenetica non ci spiega ancora tutto. Come per
gli "imbecilli superiori" dotati di memoria prodigiosa
ma per il resto handicappati, avviene qualcosa di misterioso, di contraddittorio.
Ordini confessionali, fantasmagorici e illogici come ogni utopia, che da secoli si sono impadroniti del "mistero" resistono, sono vincenti.
D'altra parte il diffondersi di una conoscenza sterminata non porta a grandi benefici, al contrario, una nuova angoscia, insidiosa e impalpabile, si impadronisce dell'uomo e sembra dar ragione ai fanatici che
si trincerano dietro il muro mentale delle loro certezze assolute e ammoniscono a non superare certi limiti dell'immaginazione...
D'altra parte si allargano a macchia d'olio disgregazioni e perfidie furbastre. Come ipocrita contropartita si gonfia nell'aria la ricerca di un consenso saporifero,
una corsa alle "promozioni" non importa quali. Insomma, sta avanzando una cinica filosofia che tende ad uccidere l'avventura, a livellare, a svuotare di contenuti ogni lotta. E' la civiltà delle formiche, spaventevole modello giapponese sotto gli occhi
di tutti...
Ci si può chiedere se oggi la ribellione abbia un senso. Io credo che il ribelle in assoluto contro l'establishment oppressivo sia, oggi come ieri, la punta iceberg della speranza. E' spesso un ingenuo che non vale la pena di stritolare, anche quando coagula attenzioni, il poeta contro, l'antipoeta, un bastian contrario nato dentro
il popolo.
Entro questa ottica aggrovigliata, ho cercato uno spazio mio e in poesia mi sono mosso su più direttrici, un verso in continuo movimento sia come ricerca sia come invenzione, un ermetismo che vorrebbe essere aggressiva sintesi-folgorazione, un puzzle di parole ruotanti ed indisciplinate.
Cantanti anglofoni, fumetti, coacervo di letture miserabili, flash dell'etere, visioni crudeli di vita di provincia. Ecco le fonti di ispirazione. Reich, Russell, Bacon, De Chirico, Dalì, Lee Masters, Lorca: ecco i sette fulmini fecondatori, se è ammesso lo scherzo, per sdrammatizzare..."
